Congresso internazionale

31 gennaio–2 febbraio 2019

Congresso scientifico e cerimonia in onore di Egon Kühebacher per inaugurare l’anno giubilare

Nel 769, quindi 1250 anni fa, il duca baiuvaro Tassilo III donò all’abate Atto von Scharnitz, con l’approvazione regia, il territorio di San Candido (Innichen - India), comunemente chiamato Campo Gelato (Campogelau), al fine di edificarvi un monastero volto alla cristianizzazione degli Slavi. In tal modo, l’ultimo della dinastia degli Agilofingi diede un impulso notevole a San Candido. Le conseguenze che tale gesto ebbe nel primo periodo sono state oggetto di vari interventi e di un intenso scambio di opinioni durante un congresso internazionale che il Curatorium del Museo della Collegiata, il Comitato per l’educazione permanente di San Candido, l’Associazione turistica, il Comune di San Candido e l’Archivio provinciale di Bolzano hanno organizzato fianco a fianco in data 1 e 2 febbraio.Scienziati tedeschi, austriaci, sloveni, altoatesini e italiani hanno affrontato numerose tematiche specialistiche nel refettorio dell’ex convento francescano (Museo della Collegiata), rispondendo a quesiti di natura storica, archeologica, linguistica, storico-artistica e dello sviluppo degli insediamenti, relativamente al territorio di San Candido nell’Alto e nel Basso Medioevo, ma anche delle zone limitrofe, soprattutto la Carantania. L’affluenza del pubblico si è mantenuta elevata e grande interesse ha suscitato anche la visita storico-artistica della Collegiata guidata da Leo Andergassen la sera del primo febbraio.

La sera del 31 gennaio, con un eccezionale “tutto esaurito” nella sala del Theatercafè Zentral progettata dalla scuola dell’architetto viennese Clemens Holzmeister, hanno segnato l’apertura del congresso l’intervento di grande effetto di Roman Deutinger (Accademia bavarese delle scienze di Monaco) e la cerimonia in onore del linguista di San Candido Egon Kühebacher, al quale Hans Heiss (Bressanone) ha dedicato una frizzante laudatio. Una parte  del grande contributo intellettuale che Kühebacher ha dato nel corso della vita si trova ora raccolto nel volume di circa 450 pagine, presentato in questa occasione e intitolato “1250 Jahre Innichen. Beiträge zur Geschichte Innichens von 769 n. Chr. bis ins späte 19. Jahrhundert”.

Tutti gli interventi del congresso, rielaborati in forma scritta, verranno raccolti in un libro entro l’anno, pubblicati nella collana “Pubblicazioni dell’Archivio provinciale di Bolzano” e presentati a San Candido alla fine dell’inverno 2019/20, in concomitanza con la chiusura dell’anno giubilare.

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vedi cerimonia in onore di Egon Kühebacher