C’è sempre quel momento, guardando Affari Tuoi, in cui ti scappa la domanda che gira sotto traccia da anni: “Ok, ma la verità sui guadagni qual è?”. Tra pacchi, suspense e offerte del Dottore, sembra tutto un gioco, eppure lì in studio ci sono persone in carne e ossa che dedicano giorni, energie e facce da poker. E sì, un compenso c’è, ma non è quello che molti immaginano.
Quanto guadagnano davvero i pacchisti
Partiamo da chi “fa scena” per tante puntate, i pacchisti. La cifra che ricorre più spesso è sorprendentemente semplice: 50 euro lordi a puntata. Non un cachet da celebrità, più un rimborso spese o gettone di presenza.
Il dettaglio che cambia tutto è come vengono pagati: spesso in gettoni d’oro. E qui arriva il twist che molti ignorano. Il lordo non è il netto, e tra passaggi fiscali e conversioni il valore reale può ridursi parecchio.
Perché quei 50 euro “si assottigliano”
Nella pratica entrano in gioco tre fattori:
- Trattenute fiscali: essendo un compenso, può essere soggetto a trattenute o regimi di ritenuta, a seconda dell’inquadramento.
- Conversione dei gettoni: per trasformarli in denaro devi passare da un banco metalli o canali equivalenti, con commissioni e valutazioni legate al prezzo dell’oro.
- Tempi e praticità: non è come ricevere un bonifico, e anche questo incide sull’esperienza percepita del “guadagno”.
Risultato? In molti casi si parla di un netto che può diventare “pochi euro” effettivi per puntata, specie se tra costi e trattenute la cifra si riduce più del previsto.
Esistono pacchisti pagati di più?
Può capitare che alcuni ruoli più visibili (per esempio posizioni più esposte in studio) o figure ricorrenti ricevano qualcosa in più, ma l’idea di base resta: per la maggior parte, il perno è quel compenso minimo. Anche alcuni personaggi noti associati al programma, quando presenti in scena, vengono spesso ricondotti a cifre simili per apparizione, più “presenza” che stipendio.
E c’è un aspetto che conta più di tutti: un pacchista può diventare concorrente quando viene chiamata la sua regione. E lì il film cambia.
Quanto guadagnano i concorrenti (e cosa resta in tasca)
Il concorrente non ha un compenso fisso. La sua entrata dipende interamente dalla partita: puoi uscire con pochi centesimi o arrivare al tetto massimo di 300.000 euro.
Quello che molti non mettono in conto è che anche qui il premio non è “puro”, perché spesso è erogato in gettoni e poi tassato o trattenuto alla fonte. In generale, sulla vincita si ragiona spesso su una Tassazione intorno al 20-22%, più eventuali costi di conversione, spesso stimati attorno a un 5% (variabile, perché dipende da canale, condizioni e quotazioni).
Un esempio semplice (per capire il netto)
Immaginiamo una vincita da 100.000 euro:
- Trattenuta 22%: restano 78.000 euro
- Conversione gettoni (ipotetico 5%): restano circa 74.100 euro
Non è una regola matematica identica per tutti, però rende l’idea: il “numero in TV” è quasi sempre più alto di quello che finisce sul conto.
Vincite tipiche e medie “realistiche”
Negli ultimi anni si parla spesso di vincite che oscillano, in media, tra 10.000 e 30.000 euro, con una fascia frequente attorno ai 15.000-25.000 euro. È una media che ha senso: abbastanza alta da cambiare l’umore per mesi, abbastanza “umana” da essere plausibile in un gioco dove le scelte fanno crollare o salire tutto in pochi minuti.
Pacchisti vs concorrenti, in una tabella
| Ruolo | Entrata | Quanto vale davvero |
|---|---|---|
| Pacchista | 50 euro lordi a puntata | spesso ridotto da trattenute e conversione |
| Concorrente | da centesimi a 300.000 euro | netto ridotto da imposte e costi sui gettoni |
E vitto, alloggio, partecipazione: cosa copre la produzione
Un dettaglio concreto e poco “televisivo”: per chi partecipa come concorrente (e spesso anche per la permanenza legata alle registrazioni) può esserci copertura di vitto e alloggio in hotel. Non è un guadagno diretto, ma alleggerisce parecchio le spese, soprattutto se arrivi da lontano.
Come si entra: pubblico, pacchista, concorrente
Se ti stai chiedendo “ok, e io come ci arrivo?”, la via più sensata è monitorare canali ufficiali e società che gestiscono i casting televisivi. In genere i pacchisti arrivano tramite selezioni legate alle regioni, e le modalità possono cambiare di edizione in edizione.
La verità, tirando le somme, è questa: da pacchista non ci si arricchisce, è più un’esperienza. Da concorrente sì, si può vincere tanto, ma il netto è più basso di quanto sembri. E forse è proprio questo contrasto, tra sogno e contabilità, a rendere il gioco così irresistibile.




