Hai vinto al Superenalotto? Ecco quanti soldi vanno davvero al notaio e perché è necessario

Ti immagini la scena: hai vinto al Superenalotto, la cifra è così grande che per un attimo ti manca l’aria, poi arriva il pensiero che nessuno ti prepara a gestire davvero, “e adesso come li incasso senza finire sui giornali?”. È qui che entra in gioco una figura che molti scoprono solo in quel momento, il notaio, e sì, prende una percentuale, ma c’è un motivo molto concreto per cui spesso è la scelta più intelligente.

Quando il notaio diventa (quasi) inevitabile

Per vincite importanti, soprattutto oltre i 52.000 euro, il regolamento consente al vincitore di presentarsi di persona negli uffici del concessionario (a Milano o Roma) entro 90 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale, portando la ricevuta originale.

Il punto, però, è semplice e un po’ spietato: se ti presenti tu, la tua identità viene registrata e gestita nel normale flusso di controlli. Nulla di “scandaloso”, è prassi, ma l’anonimato non è più nelle tue mani.

Con un notaio, invece, puoi delegare la riscossione e proteggere i tuoi dati grazie al segreto professionale. In un mondo in cui basta una foto, una soffiata o un incrocio di informazioni per finire nel mirino di curiosi e malintenzionati, questa tutela vale spesso più di quanto sembri.

Perché il notaio protegge davvero l’anonimato

Qui non si parla di magia, ma di regole. Il notaio fa da “schermo” legale e operativo:

  • verifica la documentazione e la validità della ricevuta
  • prepara la delega corretta e i passaggi formali
  • si presenta lui agli uffici per la riscossione
  • riceve e poi versa il netto sul conto indicato dal vincitore

Questa procedura si incastra con gli obblighi legati alla normativa di contrasto al riciclaggio, la famosa antiriciclaggio, e con le responsabilità di chi gestisce flussi di denaro così importanti. Nella pratica, molti raccontano che i tempi tipici per arrivare al bonifico finale siano nell’ordine di 45-60 giorni, a seconda delle verifiche.

Quanti soldi vanno davvero al notaio (numeri veri)

Qui nasce la confusione più comune, e capisco perché: online gira di tutto. La realtà, riportata da fonti specializzate, è che il compenso non è fissato per legge come cifra unica, ed è negoziabile, ma in genere oscilla tra l’1% e il 3% della vincita lorda.

Esempio pratico (che fa sempre effetto, anche solo a leggerlo):

  • Vincita lorda: 20.000.000 €
  • Parcella notaio (1%): 200.000 €
  • Parcella notaio (3%): 600.000 €

Ogni tanto spuntano numeri tipo 6-10%, ma sono indicazioni non confermate e non in linea con quanto riportato dagli approfondimenti più affidabili. Insomma, meglio considerarle “chiacchiere da forum”.

Cosa include quel compenso?

In genere non è solo “andare a prendere i soldi”. Dentro ci sono responsabilità, verifiche, atti, gestione del rischio professionale e, soprattutto, la parte più preziosa: la protezione della tua identità.

Quanto trattiene lo Stato (e perché lo vedi già “scalato”)

Dal 1° marzo 2020 c’è una trattenuta fiscale del 20% sulla parte eccedente 500 euro. La cosa importante è questa: la tassa viene trattenuta direttamente dal concessionario, quindi quando si parla di “netto” spesso è già un netto post-tasse.

Su una maxi vincita, l’impatto è enorme. Restando sull’esempio dei 20 milioni:

  • Tasse: circa 4.000.000 €
  • Notaio: 200.000-600.000 €
  • Netto che resta davvero: 15,4-15,8 milioni € circa

Checklist rapida, cosa fare nelle prime 24 ore

L’ho visto succedere in racconti e casi reali: il rischio non è solo “spendere troppo”, è muoversi male all’inizio.

  1. Metti al sicuro la ricevuta (e non fare foto da inviare in chat)
  2. Non parlarne con troppe persone (il passaparola corre più della prudenza)
  3. Valuta subito un notaio per la riscossione
  4. Prepara un piano, anche minimo, per conto corrente e gestione del denaro

Attenzione alla scadenza: 90 giorni

C’è un dettaglio che molti sottovalutano: se non reclami entro 90 giorni, il premio va all’Erario. E a quel punto, sì, il colpo di scena diventa un finale amarissimo.

Alla fine, la risposta alla domanda “quanti soldi vanno al notaio?” è chiara: di solito 1-3%, e non è una tassa, è un costo per comprare tranquillità, riservatezza e un percorso formale senza inciampi. Se hai appena vinto, è probabilmente la prima spesa che ti aiuta davvero a proteggere tutto il resto.

Bolzano1250News

Bolzano1250News

Articoli: 120

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *