Ti è mai capitato di rovistare in un cassetto e pensare, “e se tra queste monete ci fosse proprio quel 2 euro San Marino 2004 difficile da trovare”? È una di quelle storie che circolano tra appassionati e curiosi, e quando scopri i dettagli capisci perché questo pezzo fa battere il cuore ai collezionisti.
Perché questo 2 euro è così cercato
La moneta da 2 euro di San Marino del 2004 è una commemorativa dedicata a Bartolomeo Borghesi, figura centrale per chi ama la storia delle monete e delle iscrizioni. Non stiamo parlando di un semplice “due euro un po’ diverso”, ma di un’emissione che unisce fascino culturale e rarità pratica.
Il primo motivo è numerico: la tiratura, circa 110.000 esemplari, è bassa se confrontata con quella di molti Paesi più grandi. In più, San Marino (pur non essendo nell’Unione Europea) conia euro in base ad accordi monetari, e questo crea una domanda costante perché tanti cercano di completare le serie.
Come riconoscerla a colpo d’occhio
Se la hai davanti, la riconosci dal lato nazionale: c’è il busto di Borghesi e la scritta con il suo nome. Intorno trovi gli elementi tipici delle commemorative in euro, come le stelle sul bordo esterno e la data 2004.
Quello che spesso fa la differenza, però, non è solo “averla”, ma com’è.
Ecco cosa controllare subito:
- Dettagli del rilievo (capelli, profilo, scritte) nitidi e non consumati
- Campi (le parti lisce) senza graffi evidenti
- Assenza di ossidazioni, aloni o colpi sul bordo
- Sensazione generale di moneta “fresca”, non passata di mano in mano
Quanto può valere oggi (e perché i prezzi cambiano)
La domanda più calda è sempre la stessa: quanto vale davvero? In linea generale, la stima più citata per un esemplare in fior di conio (FDC) si colloca tra 100 e 200 euro. È un intervallo ampio, lo so, ma in numismatica è normale: il prezzo non è un cartellino fisso, è il risultato di domanda, offerta e qualità reale del pezzo.
Qui sotto trovi una fotografia realistica di come il mercato può posizionarsi, a seconda della fonte e del tipo di confezione:
| Scenario di vendita | Fascia tipica | Cosa la fa salire o scendere |
|---|---|---|
| FDC in folder ufficiale | 150 a 200 € | Confezione, provenienza, appeal collezionistico |
| FDC singola | 100 a 160 € | Foto, conservazione, fiducia nel venditore |
| Esemplare non perfetto | sotto i 100 € | Segni, colpi, usura, macchie |
Un dettaglio che spesso viene sottovalutato è la provenienza. Se la moneta arriva in folder ufficiale, molti collezionisti la percepiscono come più “sicura” e più coerente con un’idea di collezione premium. Non è magia, è psicologia del mercato.
I 3 fattori che determinano il valore reale
Quando provo a farmi un’idea concreta, mi affido sempre a questi tre punti, semplici ma decisivi:
- Conservazione: il salto tra SPL e FDC può valere decine di euro.
- Domanda del momento: ci sono periodi in cui le commemorative di microstati vanno forte e altri più tranquilli.
- Presentazione: foto chiare, dati corretti, eventuale confezione, tutto incide sul prezzo finale.
Attenzione alle “varianti” e alle aspettative
Ogni tanto spuntano versioni colorate o presentazioni speciali con quotazioni molto diverse. Qui conviene restare lucidi: non tutte le varianti hanno lo stesso mercato, e alcune sono più legate al merchandising che alla rarità numismatica in senso stretto.
Se vuoi una stima davvero centrata, la strada più solida resta confrontare più vendite recenti e, quando il valore potenziale è alto, chiedere un parere a un perito numismatico. Alla fine è questo il bello di un pezzo come il 2 euro San Marino 2004: sembra una moneta come tante, finché non ti accorgi che, in condizioni perfette, può trasformarsi in un piccolo tesoro da collezione.




