Ti arriva una chiamata, lo schermo si illumina, vedi un prefisso strano e per un attimo ti chiedi: “Rispondo o lascio perdere?”. È proprio su quel mezzo secondo di esitazione che si infilano molte truffe telefoniche: numeri esteri che sembrano innocui, oppure sigle “familiari” che in realtà nascondono tariffe a sovrapprezzo e tentativi di phishing.
Perché certi prefissi sono un campanello d’allarme
Le truffe più comuni seguono due strade, spesso combinate:
- Ti fanno richiamare un numero che costa molto, e il credito scende in pochi istanti.
- Ti agganciano al telefono con una scusa credibile (pacchi, banca, “dati sanitari”, urgenze) per convincerti a rivelare informazioni o a cliccare su link ricevuti via SMS.
In mezzo c’è una tecnica sempre più diffusa, lo spoofing, cioè la falsificazione del numero chiamante. In pratica, il display può mostrarti un numero “italiano” anche se la chiamata parte dall’estero, e questo abbassa le difese perché sembra un contatto normale.
I prefissi che ricorrono più spesso (e cosa cercano di ottenere)
Quando vuoi decidere in fretta, la regola pratica è: se non aspettavi quella chiamata e il prefisso non ti torna, non rispondere e non richiamare. Alcuni esempi ricorrenti:
| Prefisso o numerazione | Cosa può succedere | Cosa fare subito |
|---|---|---|
| +351 (Portogallo) | Tentativi di phishing, richieste di dati, pressione psicologica | Non rispondere, blocca, segnala come spam |
| +44 (Regno Unito), +46 (Svezia) e altri esteri | Chiamate “esca”, a volte con spoofing e richiami costosi | Non richiamare, controlla su web, blocca |
| 89xx, 899, 893 | Numeri a sovrapprezzo, spesso collegati a SMS ingannevoli “urgenti” | Non chiamare mai, elimina SMS, segnala |
Un dettaglio importante: non è che un prefisso estero sia “sempre” una truffa. Se hai parenti o lavoro internazionale, può essere normale. Il punto è l’insieme dei segnali: chiamata inattesa, insistenza, richiesta di dati, invito a richiamare “subito”.
La svolta del 2025 contro lo spoofing: cosa cambia davvero
Qui arriva una buona notizia concreta. Dal 19 agosto 2025 gli operatori hanno l’obbligo di bloccare le chiamate spoofing dirette ai telefoni fissi, quando arrivano dall’estero ma “si travestono” da numeri italiani. Lo stesso meccanismo viene esteso ai cellulari dal 19 novembre 2025.
Questi filtri, definiti nell’ambito delle misure dell’AGCOM, puntano soprattutto alle chiamate internazionali e VoIP che sfruttano numerazioni falsificate. Il risultato atteso è una riduzione netta delle telefonate più insidiose, quelle che sembrano provenire da una città italiana o da un numero “credibile”, ma in realtà no.
E c’è già un’altra novità all’orizzonte: dal 2026 dovrebbe arrivare una numerazione a tre cifre dedicata ai call center, utile per distinguere più facilmente le chiamate legittime da quelle opache.
Come riconoscere la truffa in 10 secondi
Quando squilla il telefono, questi segnali valgono oro:
- Prefisso estero che non ti aspetti, soprattutto se la chiamata dura uno squillo o due.
- Messaggi o chiamate che creano urgenza (“conto bloccato”, “pratica sanitaria”, “rimborso immediato”).
- Richieste di codici, documenti, dati bancari, o conferme via SMS.
- Invito a richiamare un numero, specie se collegato a 899 o simili.
Cosa fare se hai risposto (o peggio, se hai richiamato)
Capita, e non c’è da vergognarsi. L’importante è chiudere subito la porta:
- Riaggancia appena percepisci pressione o richieste di dati.
- Blocca il numero e segnala come spam sul telefono.
- Se hai fornito dati, contatta la tua banca o il servizio coinvolto tramite canali ufficiali.
- Conserva screenshot di SMS e registro chiamate, poi valuta una segnalazione alla Polizia Postale.
- Attiva un filtro anti-spam o una funzione di silenzia numeri sconosciuti, se disponibile.
La regola che salva più spesso
Se c’è un dubbio, trattalo come un sì: meglio non rispondere. Le chiamate importanti lasciano un messaggio, inviano una comunicazione tracciabile, o ti permettono di verificare con calma. Le truffe, invece, vivono di fretta, confusione e piccoli automatismi. E basta interromperli per farle crollare.




