Se stai pensando di ristrutturare casa nel 2026, prima o poi ti imbatti nella domanda che fa salire il battito: “Ok, ma quanto mi costa davvero al metro quadro?”. E qui succede una cosa curiosa, tutti parlano di bonus, percentuali e pratiche, ma i prezzi reali restano spesso un sussurro, perché cambiano tantissimo a seconda di scelte, imprevisti e zona.
Quello che posso fare, senza inventarmi listini “magici”, è portarti dentro il modo in cui ragionano i preventivi, darti fasce di costo al metro quadro realistiche, e soprattutto spiegarti cosa le fa impennare.
Il punto chiave: nel 2026 non esiste “il” prezzo al metro quadro
Il costo al metro quadro è una scorciatoia utile, ma solo se sai cosa include. Due ristrutturazioni da 1.000 euro/m² possono essere opposte: una spende tutto su impianti e poco su finiture, l’altra fa il contrario.
In pratica, il metro quadro è un “contenitore”, dentro ci stanno:
- demolizioni e smaltimenti
- nuovi impianti (elettrico, idrico, riscaldamento, clima)
- bagni e cucina (le voci più “pesanti”)
- pavimenti e rivestimenti
- serramenti e opere in cartongesso
- pratiche, sicurezza, direzione lavori
- IVA e imprevisti
Fasce di prezzo realistiche (e cosa ci trovi dentro)
Senza dati “ufficiali” unici per il 2026, la cosa più onesta è parlare per scenari. Ecco le fasce che, nella pratica dei preventivi, si incontrano più spesso.
| Scenario | Cosa comprende di solito | Fascia indicativa |
|---|---|---|
| Leggera | tinteggiature, piccoli ripristini, qualche sostituzione | 300–600 €/m² |
| Media | bagno/cucina, pavimenti, impianti parziali | 700–1.200 €/m² |
| Integrale | impianti rifatti, più bagni, ridistribuzione spazi | 1.200–1.900 €/m² |
| “Spinta” | materiali premium, domotica, serramenti top, design | 1.900–2.800+ €/m² |
Queste fasce non sono un listino nazionale e non sostituiscono i preventivi, ma aiutano a capire se un’offerta “suona” plausibile o se manca qualcosa.
Le 6 voci che fanno esplodere i conti (quasi sempre)
Ci sono dettagli che sembrano innocui, poi diventano la parte più cara del film.
- Bagni: cambiare sanitari è una cosa, rifare scarichi, pendenze, guaine e massetti è un’altra.
- Impianto elettrico: più prese, più punti luce, più linee dedicate, più quadro, più costo.
- Infissi: il prezzo non è solo la finestra, è posa, cassonetti, spallette, finiture.
- Demolizioni e smaltimenti: soprattutto se emergono vecchi sottofondi, macerie, materiali da trattare con cura.
- Ridistribuzione interna: spostare tramezzi incide poco, spostare cucina e bagno cambia tutto.
- Imprevisti: tubazioni vecchie, umidità, solai da rinforzare, sono la parte che “non ti dicono” perché spesso non si vede finché non si apre.
Bonus Ristrutturazione 2026: come incide davvero sul “prezzo”
Il Bonus Ristrutturazione 2026 prevede una detrazione del 50% per l’abitazione principale e del 36% per le seconde case, fino a 96.000 euro di spesa per unità immobiliare. Dal 2027 le aliquote scendono (36% e 30%). Questo è fondamentale, perché cambia la convenienza del “fare tutto subito” rispetto a spezzare i lavori.
Attenzione però: il bonus non abbassa il preventivo, abbassa il costo netto nel tempo. E per sfruttarlo bene contano anche documenti, pagamenti corretti e dati coerenti con catasto.
Come ottenere un numero credibile per casa tua (in 30 minuti)
Quando vuoi smettere di indovinare, fai così:
- misura i metri quadri “utili” dell’intervento (e separa bagni, cucina, infissi)
- scegli lo scenario (media, integrale, spinta)
- aggiungi un cuscinetto imprevisti del 10–15% (20% se casa è molto datata)
- chiedi 3 preventivi con capitolato dettagliato, voce per voce
La verità che “non ti dicono” è semplice: il prezzo al metro quadro non è un segreto, è un risultato. Se definisci bene cosa vuoi e cosa trovi quando apri muri e pavimenti, il numero smette di spaventare e diventa, finalmente, controllabile.




