Francobollo Repubblica 1948 “Democratica”: l’esemplare raro che sta aumentando di valore

Quando senti dire “francobollo Repubblica 1948” e “Democratica”, l’immaginazione corre subito a un esemplare raro che “sta aumentando di valore”. E capisco benissimo il fascino, perché in filatelia basta un dettaglio, un’annata, una sfumatura di colore, per trasformare un pezzetto di carta in una piccola storia da custodire, e a volte anche in un investimento sorprendente.

Solo che qui c’è un punto da chiarire subito, senza togliere magia alla caccia: non esiste un singolo francobollo ufficialmente chiamato “Democratica 1948” come fosse un numero unico e leggendario. Quello che spesso si intende, quando si parla di “Democratica 1948”, è l’ultima parte della serie Democratica, cioè i valori emessi fino a gennaio 1948, nel pieno passaggio all’identità della Repubblica Italiana.

Perché questa serie continua a far parlare di sé

La serie Democratica nasce tra ottobre 1945 e gennaio 1948 ed è la prima grande emissione “di ricostruzione”, con 23 valori di posta ordinaria legati a simboli come pace, libertà e giustizia. Dentro c’è tutto il clima del dopoguerra, la voglia di ripartire, l’Italia che cambia pelle.

Se ti sei avvicinato da poco alla filatelia, questa è una delle serie più “didattiche” da collezionare, perché ti obbliga a guardare davvero la conservazione, la stampa, la carta, la dentellatura e la storia postale.

Il “raro” che probabilmente stanno indicando: il 100 lire carminio

Quando si parla di esemplare in forte crescita di valore, il candidato più credibile non è un generico “1948”, ma il celebre 100 lire carminio (n. 565). È quello che, anche a colpo d’occhio, “si sente diverso”:

  • formato più grande e orizzontale
  • stampa in calcografia, scelta anche per ridurre il rischio di imitazioni
  • utilizzo postale interessante già nel 1946, spesso su invii importanti (assicurate, raccomandate, corrispondenza di valore)

E qui arriva il punto chiave: non basta possederlo. Conta come lo possiedi.

Cosa fa davvero salire la quotazione (e cosa la affossa)

Se c’è una cosa che ho imparato guardando lotti e realizzi d’asta, è che due francobolli “uguali” sulla carta possono valere cifre distantissime.

Ecco i fattori che spostano davvero il prezzo:

  1. Gomma integra e originale (per i nuovi)
  2. Centratura bella, equilibrata, senza margini “strozzati”
  3. Colore fresco, non ossidato, non ingrigito
  4. Assenza di difetti, pieghe, assottigliamenti, denti corti
  5. Certificato di perizia per gli esemplari di fascia alta
  6. Varianti di dentellatura o presentazioni particolari (bordo di foglio, multipli)

Una mini guida rapida (da tenere a mente)

DettaglioPerché contaEffetto tipico sul valore
Gomma integraÈ la “prova” dello stato originalePuò moltiplicare la quotazione
CentraturaÈ ciò che l’occhio nota subitoPremi molto alti in asta
CertificatoRiduce dubbi e contestazioniAiuta a vendere meglio e più veloce
Varietà di dentellaturaRarità “tecnica” ricercataAumenti importanti, se confermati

E il “1948” allora cosa c’entra?

C’entra perché gli ultimi valori della serie arrivano proprio a ridosso del 1948, e alcuni collezionisti, o articoli divulgativi, usano “Democratica 1948” come scorciatoia per indicare gli ultimi valori repubblicani (per esempio il 50 centesimi violetto o il 15 lire azzurro). Non sono automaticamente “rari”, ma in qualità eccezionale possono diventare molto appetibili, soprattutto se inseriti in un lotto completo perfetto.

A proposito di lotti, una serie completa dei 23 valori può vedersi anche intorno a poche centinaia di euro in condizioni ordinarie, ma quando è perfettamente conservata (gomma originale, freschezza, centratura, uniformità), in contesti d’asta può superare soglie ben più ambiziose.

Dove guardare per capire il valore reale oggi

Per quotazioni credibili, il trucco è seguire i realizzi, non solo i cataloghi. Case d’asta e operatori specializzati come Ferrario o Bolaffi sono utili per capire come il mercato premia, in modo a volte spietato, la differenza tra “bello” e “eccezionale”.

La conclusione, se vuoi un criterio chiaro, è questa: l’“esemplare raro” che cresce non è un’etichetta magica legata al 1948, ma quasi sempre un pezzo della Democratica in condizioni altissime, spesso proprio il 100 lire carminio, oppure una variante verificata, certificata e davvero difficile da trovare così com’è.

Bolzano1250News

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