Se ti è capitato tra le dita un 2 euro Germania 2012 e hai notato quella piccola lettera, magari una “G”, capisco benissimo la scintilla: è uno di quei dettagli che fanno venire voglia di controllare due volte, come quando trovi una vecchia banconota nel portafoglio e ti chiedi se nasconde una storia. Qui la storia c’è, e passa proprio da una lettera che sembra innocua, ma che per i collezionisti conta.
Perché quella “G” non è un dettaglio casuale
Sulle monete tedesche, la lettera vicino al disegno non è decorativa: è il marchio di zecca. In Germania, per le emissioni in euro, le lettere indicano dove è stata materialmente coniata la moneta:
- A = Berlino
- D = Monaco
- F = Stoccarda
- G = Karlsruhe
- J = Amburgo
Quindi, se sul tuo 2 euro compare la G, vuol dire che proviene dalla zecca di Karlsruhe. E già qui succede una cosa interessante: due monete apparentemente identiche, stesso anno e stesso soggetto, possono avere tirature diverse solo per via della lettera.
La moneta del 2012: Neuschwanstein e Baviera, un’icona che si riconosce subito
La commemorativa tedesca del 2012 dedicata alla Baviera raffigura il celebre Castello di Neuschwanstein. Anche se non sei esperto, è una di quelle immagini che “si stampano” nella memoria: torri slanciate, atmosfera fiabesca, un simbolo super riconoscibile.
Nel cerchio interno della moneta trovi:
- il castello al centro
- la lettera della zecca sulla destra
- le iniziali dell’incisore sulla sinistra
- la data 2012
È una moneta che molti hanno maneggiato senza pensarci, proprio perché non sembra “speciale” a colpo d’occhio. E invece, per chi colleziona, lo diventa eccome.
Tiratura: la “G” è meno comune, ma non rara
Qui arriva la parte che fa davvero la differenza. La zecca G (Karlsruhe) ha avuto una tiratura più bassa rispetto ad altre zecche tedesche per questa emissione. I numeri, in modo indicativo, sono questi:
- G (Karlsruhe): circa 4.200.000
- F (Stoccarda): circa 7.200.000
- A (Berlino): circa 6.000.000
- D (Monaco): circa 6.300.000
- J (Amburgo): circa 6.300.000
Quindi sì, la G è più “stretta” in termini di quantità. Ma attenzione a non fare il salto logico: “più bassa” non significa automaticamente rarissima. Significa piuttosto leggermente più ricercata, soprattutto da chi vuole completare la serie con tutte le lettere.
Valore reale: quanto può valere un 2 euro Germania 2012 G?
Nella stragrande maggioranza dei casi, se la moneta è circolata, il suo valore resta vicino al facciale. Parliamo di:
- circa 2 euro
- al massimo una piccola maggiorazione, tipo €2–€2,09 in alcune indicazioni di mercato
Insomma, non è il genere di moneta che ti cambia la giornata se la trovi in resto al supermercato. Però può diventare interessante se entra nel contesto giusto.
Cosa fa salire davvero il prezzo (più della lettera)
Se vuoi capire se quella moneta vale “qualcosa in più”, la domanda giusta non è solo “che lettera ha?”, ma “in che stato è, e com’è arrivata fino a me?”.
Ecco cosa pesa di più:
- Stato di conservazione
- Circolata: valore vicino a €2
- FDC/UNC (fior di conio, non circolata): può valere di più, perché i collezionisti cercano superfici pulite e dettagli intatti
- Confezione o set ufficiale
- se proviene da un set zecca o confezione ufficiale, è più appetibile
- Eventuali errori di conio
- gli errori autentici (non graffi o colpi) possono cambiare le carte in tavola, ma vanno verificati con attenzione
Come controllarla in 30 secondi (senza strumenti)
Prova così, in modo semplice:
- guarda la moneta in controluce: ci sono graffi profondi o segni evidenti?
- controlla i bordi: colpi e ammaccature abbassano molto l’interesse
- verifica che la lettera sia davvero G e non un’impressione dovuta all’usura
- se sembra “nuova”, mettila da parte in una bustina, evitare ulteriori segni fa già metà del lavoro
La conclusione che vale oro (anche se la moneta no)
La 2 euro Germania 2012 G non è una pepita nascosta, ma è un ottimo esempio di come, nel numismatica, un dettaglio minuscolo possa creare differenze reali. La lettera G può influenzare leggermente la richiesta perché la tiratura è più bassa, però il vero salto di valore lo fanno conservazione, confezione ed eventuali errori.
Se la tua è circolata, probabilmente resta una bella moneta da tenere per curiosità. Se invece è davvero in FDC/UNC, allora sì, quella “G” diventa un piccolo segnale da non sottovalutare.




