Allarme digitale terrestre: ecco i primi cinque canali che spariranno dal tuo televisore

C’è un momento in cui accendi la TV, premi “1” per abitudine, e invece di trovare il solito canale ti compare una schermata nera. È da qui che nasce l’“allarme digitale terrestre”: non è (solo) una leggenda da social, ma l’effetto concreto della transizione tecnica che sta cambiando il modo in cui i canali arrivano sul tuo televisore.

Perché alcuni canali “spariscono” davvero

Negli ultimi mesi la transizione verso il nuovo standard DVB-T2 con codifica HEVC (H.265) ha iniziato a toccare mux specifici, con passaggi graduali e non sempre uniformi tra regioni e province. Tradotto in pratica, può succedere che:

  • un canale cambi “contenitore” (mux) e richieda una risintonizzazione
  • un canale venga trasmesso solo in HEVC, e quindi risulti invisibile su TV o decoder non compatibili
  • un canale locale riduca la copertura o modifichi frequenza, e un impianto d’antenna “stanco” perda il segnale

Il punto che crea confusione è questo: non esiste un’unica lista nazionale valida per tutti, perché la disponibilità dipende dal mux e dalla tua zona. Però esiste un pattern abbastanza chiaro su quali canali tendono a essere i primi a finire nelle migrazioni tecniche.

I “primi cinque” che più spesso finiscono nel mirino della migrazione

Se parliamo di canali che, in varie fasi e in diverse aree, possono risultare tra i primi a non essere più visibili su apparecchi non aggiornati, ecco cinque nomi che ricorrono spesso quando alcuni mux Rai e aree di test o riconfigurazioni iniziano a passare a trasmissioni più moderne:

  1. Rai Scuola
  2. Rai Storia
  3. Rai Movie
  4. Rai Premium
  5. Rai 4

Non significa che spariranno ovunque e nello stesso giorno. Significa che sono canali frequentemente presenti su multiplex che, nelle fasi di evoluzione tecnica, possono essere coinvolti prima rispetto ad altri. Se il tuo televisore non gestisce HEVC, è proprio su canali di questo tipo che potresti accorgerti per primo che “qualcosa è cambiato”.

Il segnale più semplice per capire se sei a rischio

C’è un piccolo trucco che uso sempre quando aiuto qualcuno in famiglia: controllare i canali test in HEVC.

  • Se vedi correttamente il canale 100 (e spesso anche il 200), in genere sei già a posto con HEVC.
  • Se non li vedi, oppure senti l’audio ma non vedi l’immagine, è un campanello d’allarme: quando un mux passerà in modo più deciso al nuovo standard, alcuni canali potrebbero risultare “spariti”.

Cosa fare subito, in ordine pratico

Quando un canale non si vede più, la tentazione è pensare che “lo abbiano tolto”. A volte è vero, ma spesso è solo un problema risolvibile in pochi minuti.

  1. Risintonizzazione completa
  • entra nelle impostazioni
  • avvia la ricerca automatica
  • salva la nuova lista canali
  1. Controllo compatibilità TV o decoder
  • cerca nelle specifiche la dicitura DVB‑T2 e HEVC/H.265
  • se non c’è, valuta un decoder DVB‑T2/HEVC (spesso risolve senza cambiare TV)
  1. Occhio all’antenna
  • se vivi in condominio, amplificatori e centraline non aggiornati possono tagliare fuori alcuni mux
  • se i problemi sono “a macchia di leopardo” (alcuni canali sì, altri no), spesso è un indizio di impianto da verificare

Perché le liste online non coincidono mai

Molti articoli parlano di “cinque canali che non puoi più vedere”, ma spesso si riferiscono a casi locali o a un mux specifico. È normale che in una provincia sparisca un canale e a 30 chilometri di distanza sia ancora perfetto.

La regola d’oro, se vuoi evitare sorprese, è semplice: non inseguire la lista nazionale, insegui la tua zona. Risintonizza, verifica il test HEVC, e se manca sempre lo stesso pacchetto di canali allora il problema è quasi certamente compatibilità o antenna.

La risposta che cercavi, senza giri di parole

L’allarme digitale terrestre è reale perché la transizione a DVB‑T2/HEVC sta avanzando a scatti, e chi ha dispositivi non compatibili rischia di perdere per primi canali spesso ospitati su mux coinvolti nelle prime riconfigurazioni. I cinque nomi sopra sono quelli che, più di frequente, diventano “la spia” del cambiamento. Se oggi li vedi, ma domani no, non è magia: è tecnologia che si è spostata un passo avanti.

Bolzano1250News

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